Le mille e una notte del lavoro narrato

Ieri sera, quando ne ho accennato a Riccardo, mi ha detto “Pà, ma tu nun stai bbuono, non è passata neanche una settimana e mo’ già ricominci?”. “Riccà, – gli ho risposto – io sto ‘na bellezza, e poi non è vero che ricomincio, io non ho mai smesso”.
Detto che arrivato a ‘na bellezza Riccardo ha fatto una faccia e un movimento con la mano che siamo scoppiati a ridere come due pazzi che non so quanto ci ho messo per terminare la frase, aggiungo che sono convinto che non sono il solo che non ha smesso, che sta con la “capa” già all’edizione 2015, che sta pensando come farla diventare ancora più grande e più bella.
Che dite? Alessio? E che c’entra Alessio, lui in questa storia qui ci sta sempre, a prescindere. No, non mi riferisco a lui, e neanche a ad Antonio, a Cinzia, a Gennaro, Giuseppe, a Rocco, a Sabato che anche loro per varie ragioni e motivazioni questa storia qui l’hanno condivisa dall’inizio. Mi riferisco a voi, alla tanta bella gente che ha costruito con noi questa edizione 2014, quella con cui sono amico da una vita, quella con cui sono diventato amico per la la vita, quella che non ho mai visto in vita mia e pure mi sembra di conoscerla da un bel po’.
Ecco, con tutte/i voi voglio condividere l’esperienza che ho vissuto io l’anno scorso, quando tornato da Reggio Emilia ho pubblicato su Change.org la petizione e mi sono detto “ma non sarà troppo presto, manca ancora un anno”. No, non era troppo presto, c’è voluto tempo per fare quello che abbiamo fatto, e se ne avessimo avuto di più ci sarebbe servito anche quello.
La mia piccola morale della favola l’avete già capita, diamoci da fare, coinvolgiamo amiche e amici, spieghiamo loro cosa abbiamo fatto e come l’abbiamo fatto, individuiamo luoghi, comunità, persone che ci possono aiutare a raggiungere l’obiettivo per l’edizione 2015. Abbiamo pensato di chiamarla “Le mille e una notte”, perché puntiamo a mettere assieme 1001 luoghi per leggere, narrare, cantare storie di lavoro. Su, e  dite che vi sembra una bella idea, e soprattutto fate qualcosa per farla diventare una bella realtà.
Jamme. Andiamo. Adelante.
Chiara è ‘a luna, doce è ‘o viento, calmo è ‘o mare, oje Carulí’!
‘Sta nuttata ‘e sentimento, nun è fatta pe’ durmí.

#lnlogo2

 

 

vincenzo moretti

Sociologo e Narratore. Sono nato nel 1955 da Pasquale, muratore e operaio elettrico, e Fiorentina, bracciante agricola e casalinga. Desidero quello che ho e continuo ad avere voglia di cambiare il mondo.

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