Pazza idea

Il 30 Aprile si avvicina e ciò che accadrà quella notte dipenderà da tante cose differenti. In parte da come tutti abbiamo lavorato in questi mesi, in parte da quanto lasceremo che le cose accadano, in parte da quanto saremo capaci di condividere il materiale che raccoglieremo durante gli eventi.

Il 17 luglio, durante l’anteprima de La Notte Del Lavoro Narrato, abbiamo girato un documentario. Da subito, però, io, Vincenzo, Giuseppe Jepis Rivello, e tutte le altre persone che hanno condiviso con noi la realizzazione di quel lavoro, ci siamo sintonizzati sull’idea di realizzarne un altro la sera del 30 aprile.

Considerando quanti saremo, quanti luoghi parteciperanno, considerando quante storie, canzoni, testimonianze, idee e passioni saranno condivise, l’idea di realizzare un documentario può sembrare folle. Non solo crediamo che lo sia, un’idea folle intendo, ma crediamo anche che quest’idea folle possa riuscire particolarmente bene.

L’idea è quella di non mettere in discussione le basi del lavoro fatto con “La Notte Del Lavoro Narrato”. Così come abbiamo costruito il telaio organizzativo dell’evento (e degli eventi) così lavoreremo sulla produzione del documentario. Possono partecipare tutti inviando il proprio materiale girato durante l’evento a cui parteciperanno, condiviso con licenza Creative Commons (attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 3.0) e allo stesso modo sarà condiviso il prodotto finale. Un prodotto collettivo in cui sarà riconosciuto il nome di tutti gli operatori e fonici, dei luoghi e delle persone che hanno realizzato “La Notte Del Lavoro Narrato”.

Speriamo che ogni luogo riesca a trovare il proprio “regista” per quella notte, ma nel caso in cui questo non accadesse, attrezzatevi come meglio potete: cellulari (impostate la definizione massima) telecamere non in alta definizione, macchinette fotografiche, usate tutto. Una delle possibilità è riuscire a restituire un evento del genere attraverso il montaggio di materiale diverso, magari impreciso, ma non per questo meno bello ed efficace.

Nel caso in cui trovaste il vostro regista, per quella notte, ecco alcune specifiche che valgono come punto di partenza:

1) Girate in Hd 1920 x 1280 – 25 fps
2) fate il massimo che potete fare con l’audio: ci serve utilizzabile, quindi, se ne avete, usate dei microfoni
3) Usate cavalletti o supporti per camera a mano (per evitare tremolii eccessivi)
4) Evitate l’eccessivo rumore nelle immagini (nel caso in cui questo non fosse possibile, ovviamente, fate il meglio che potete fare)
5) Inviateci un premontato della vostra serata – se ci riuscite – altrimenti inviateci tutto quello che ci volete inviare 🙂 (Non inserite colonne sonore, né sottotitoli, né testi né transizioni). Specificate su di un file che allegherete al materiale i nomi dei partecipanti in ordine di comparsa o luoghi che volete siano messi in evidenza
6) Mandateci video “sensati” che riprendano interventi, canti e narrazioni. Non interrompete letture, non lasciatevi andare troppo a montaggi sperimentali
7) Se avete idee, mettetele in pratica e sperimentate, ma assicurate del materiale “minimo” utilizzabile

E non dimenticate quella sera di condividere attraverso i cellulari foto, video e testi sui social network utilizzando l’hashtag #lavoronarrato.

Come vi ho anticipato, lo stesso spirito che ci guida nell’organizzazione dell’evento ci guida nella produzione di questo documentario: se qualcuno avesse idee, se qualcuno volesse proporci qualcosa siamo felicissimi di leggere ed ascoltare.

#lnlogo2

vincenzo moretti

Sociologo e Narratore. Sono nato nel 1955 da Pasquale, muratore e operaio elettrico, e Fiorentina, bracciante agricola e casalinga. Desidero quello che ho e continuo ad avere voglia di cambiare il mondo.

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