Sara e la notte che dura un anno

Ieri, Primo Maggio, alle 13.27 sulla sua bacheca Facebook la mia @mica Sara Landi ha scritto questo: «Dopo la laurea e la fine dello stage in università sono tornata a stare a Grosseto. Dieci anni fa. Di fatto una camera mia non esisteva perché stavo prevalentemente a Siena e in casa nuova ci eravamo trasferiti da poco. Ho messo una rete, un materasso e un armadio di mia nonna in una stanza. Doveva essere una soluzione temporanea. È così da dieci anni perché “dai che poi ingrani, ti fai conoscere, piano piano” ma poi non succede niente. La mia camera riflette la precarietà della mia vita. È piena di giornali e di libri accatastati perché “la libreria la comprerò quando starò per conto mio”. È piena di sogni e se sto zitta sento l’eco di tutti i pianti che ci ho fatto. È lei la custode dei miei blackout. Ma anche il posto da cui riparto. Ma quanto mi piacerebbe stare da sola, sapere di potermi pagare un affitto e delle bollette…anche questo è primo maggio…»

Oggi sempre sulla sua bacheca ha condiviso il link al gruppo facebook La Notte del Lavoro Narrato con queste parole: «Io ho partecipato e lasciato qualche contributo. E sarei pronta anche a un bis senza aspettare il 30 aprile prossimo».

Quello che penso io è che la meravigliosa testimonianza di ieri di Sara può essere la prima storia della quarta edizione della nostra Notte, quella del 30 Aprile 2017, che in quanto evento che non è un evento secondo me ha senso se si celebra una volta all’anno, ma in quanto narrazione di una comunità come la nostra può continuare ogni giorno nel gruppo Facebook, su questo blog, su #lavorobenfatto, – a proposito non ve la perdete la storia del verme di Michele –  sulle pagine e sui blog di ciascuno di noi.

#lavorobenfatto #lavoronarrato per me il lavoro vale
landi1

vincenzo moretti

Sociologo e Narratore. Sono nato nel 1955 da Pasquale, muratore e operaio elettrico, e Fiorentina, bracciante agricola e casalinga. Desidero quello che ho e continuo ad avere voglia di cambiare il mondo.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.