Secondigliano c’è

di Salvatore Testa

Caro Vincenzo,
noi ci siamo, in Piazza Luigi di Nocera, davanti alla sede dell’ex Municipio, oggi Centro Giovanile del Comune di Napoli.
Anche noi siamo piccoli, ma stiamo crescendo esponenzialmente, fino ad adesso i promotori siamo Secondigliano Libro Festival, Piccoli passi per Secondigliano, Movimento dei lumini, ma altri te li comunicherò nei prossimi giorni.
Lunedì, poiché siamo all’aperto, comunicherò al dirigente del commissariato della nostra iniziativa e intanto ci stiamo muovendo per trovare un impianto di amplificazione e relativo microfono perché ci aspettiamo dei “tammorristi”, un cantante poeta, sicuramente qualche strimpellatore.
Io leggerò, come ti avevo anticipato, un paio di pagine del “Libro che non c’è” e che vuole rappresentare un ponte ideale tra passato, presente e futuro, ovvero il leit motiv della serata. Poi quasi certamente ci sarà una insegnante che leggerà una pagina del tuo libro, quella del vocabolario, un poeta locale che declamerà  le sue poesie, un poeta del Vomero che canterà le sue poesie, e tante altre cose ancora.
Prima di chiudere, lasciami dire che Secondigliano in queste iniziative c’è sempre. Con Secondigliano Libro Festival pensavo che avrei trovato tantissime difficoltà, invece la manifestazione è stata accolta con tantissimo entusiasmo dagli studenti, dai docenti, dagli amici che hanno collaborato a realizzarla, al punto che abbiamo superato gli obiettivi minimi che ci eravamo prefissi. Tra l’altro dal 12 al 14 maggio proprio nel Centro giovanile Sandro Pertini (ex Municipio) terremo una mostra degli elaborati realizzati dagli alunni delle scuole elementari sul tema “…ma che storia è sta storia?” e da quelli delle scuole medie che si sono cimentati nel progetto lettura. Insomma abbiamo avuto tante soddisfazioni con momenti emozionanti e crediamo che ne avremo ancora.
Il nostro obiettivo è sempre lo stesso: ricostruire l’identità e la dignità di questo quartiere che ha una sua storia millenaria e dare segnali positivi ai giovani del quartiere.
A presto.
Salvatore
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vincenzo moretti

Sociologo e Narratore. Sono nato nel 1955 da Pasquale, muratore e operaio elettrico, e Fiorentina, bracciante agricola e casalinga. Desidero quello che ho e continuo ad avere voglia di cambiare il mondo.

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