Chi siamo e perché siamo felici di esserci

di Maria Clara Esposito
ALT-Associazione Lettori Torresi, di cui faccio orgogliosamente parte, è nata due anni fa, dalla capa fresca di alcune persone che avevano una fondamentale passione in comune, quella per i libri. Capa fresca, poi, si fa per dire: c’abbiamo il presidente fumettologo che fa i turni al call-center, la segretaria che ambisce al premio di studentessa più veloce del West, l’illustratrice super-brava che il sabato lavora in pizzeria, il fotografo che ci fa sembrare più belli a tutti quanti (e non pensate che sia facile), l’ingegnere, la prof., la traduttrice…tutte persone che guardano quello che hanno, lo rispettano, ma sentono l’esigenza di non fermarsi qui, di poter chiedere a se stessi qualcosa di più.

Ed è così che in un territorio culturalmente dormiente e tendente alla mortificazione, abbiamo messo su una piccola biblioteca, in continua espansione, e un gruppo di lavoro che organizza presentazioni di libri, mostre, reading, eventi teatrali e musicali e, recentemente, anche piccoli progetti editoriali autoprodotti. Abbiamo imparato a trovare il modo di pagare un affitto, la bolletta della luce, la libreria nuova per le nuove donazioni; abbiamo imparato che per essere felici, per fare quello che ami e per stare con chi ami, ti devi prendere un sacco di responsabilità; abbiamo imparato che se certe cose non le fai trovando la maniera di divertirti, veramente non ha senso neanche alzarsi la mattina; abbiamo imparato che se vuoi una cosa, il più delle volte te la devi costruire con le mani tue.

Quando ci è arrivato l’invito a partecipare alla Notte del Lavoro Narrato, non solo come persone, ma anche come realtà collettiva, ci siamo sentiti in diritto e in dovere di accettare l’invito. L’augurio, per quella sera, è di riuscire a parlare di lavoro, come sinonimo di futuro, di felicità, e di riuscire a trasformare la frustrazione e l’ansia, che facilmente assale chi oggi si confronta col mondo del lavoro, in forza propulsiva, trainante, la stessa che ci ha guidato fin qui e che è l’unica, a nostro avviso, capace finalmente di schiacciare la crisi e l’immobilità, prima che ci annienti.
esposito

vincenzo moretti

Sociologo e Narratore. Sono nato nel 1955 da Pasquale, muratore e operaio elettrico, e Fiorentina, bracciante agricola e casalinga. Desidero quello che ho e continuo ad avere voglia di cambiare il mondo.

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